Caricamento...
FAQ2020-06-09T22:52:22+02:00

Frequently Asked Questions

Alcune risposte per le domande e i quesiti più comuni.

Come lavare le tende da sole in PVC2020-10-11T16:37:09+02:00

Come lavare le tende da sole in PVC

Oggi ti parlerò del metodo per  pulire le tende da sole in PVC ed evitare i passi falsi più comuni che potrebbero danneggiare il loro  materiale di rivestimento.

Il PVC è un polimero resistente ai fenomeni atmosferici e all’esposizione continuata ai raggi solari, tuttavia, se trascurato anche questo straordinario materiale può macchiarsi e degradarsi. Nel peggiore dei casi, su di un telo in PVC non curato adeguatamente potrebbe formarsi della muffa difficile da rimuovere.

Materiale necessario per pulire la tenda da sole in PVC:

  • guanti
  • secchio
  • scopa
  • panno in microfibra
  • spazzola morbida
  • sapone neutro
  • voglia

Ti sconsiglio di utilizzare un detergente aggressivo come l’ammoniaca, in quanto potrebbe danneggiare gli strati superiori dello spalmato.

Come pulire la tenda da sole in PVC:

  • Stendi il telo all’ombra (pulire il telo in PVC sotto il sole porterà il materiale ad ingiallirsi) e inizia a spazzolarlo delicatamente con la scopa, devi solamente rimuovere foglie, polvere e insetti.
  • Indossa i guanti , riempi il secchio con dell’acqua fredda e versa al suo interno un bicchierino di detergente.
  • Con il panno in microfibra strofina il telo in PVC senza tralasciare nessun punto.
  • Sciacqua abbondantemente con acqua al termine del trattamento e lascia asciugare bene in un posto ben ventilato.

Le macchie più resistenti e le formazioni di muffa possono essere rimosse con la spazzola in setole morbide. Fai attenzione a non strofinare con troppa forza o potresti danneggiare gli strati superiori del poliestere.

Accorgimenti:

Fai molta attenzione alle parti trasparenti (finestra cristal) della tua tenda, se pulisci con troppa forza o utilizzi un prodotto non adatto, questi elementi finiranno con l’opacizzarsi.

Tenda a caduta con guide e cassonetto
Tende da sole e marchiatura CE2020-12-16T17:02:13+01:00
Tende da sole e marchiatura CE

Domanda: le tende da sole devono essere marchiate CE?

Risposta: tutte le tende per esterni dal 01/03/2006 devono essere marchiate CE nel rispetto della norma UNI EN 13561:2004 ora sostituita dalla norma UNI EN 13561:2009. La norma prevede che siano state eseguite dal produttore delle strutture le prove di carico e resistenza al vento e da parte dell’ assemblatore siano rispettate le istruzioni di assemblaggio. Quindi le tende da esterno devono riportare visibile un’etichetta in cui compare il produttore, l’anno di fabbricazione, il modello della tenda ed essere corredate da un manuale di uso e manutenzione in cui è riportata la classe di resistenza al vento.

Per approfondire:

Marcatura CE e classe di resistenza al vento delle tende da sole

Il tessuto nuovo della tenda da sole ha qualche riga e macchia2020-12-16T17:23:45+01:00
Il tessuto nuovo della tenda da sole ha qualche riga e macchia

Domanda: Il tessuto della mia nuova tenda da sole presenta già qualche macchia e riga come mai?

Risposta: piccole rigature dette a ragnatele, presenti sui tessuti acrilici evidenti nei tessuti chiari,
non sono soggette ad alcuna contestazione in quanto sono causate da un effetto ottico dovuto alla rifrazione. Per maggiori delucidazioni consultare il catalogo Parà Tempotest.

La tenda da sole a bracci non rimane bene tesa2020-12-16T17:32:54+01:00
La tenda da sole a bracci non rimane bene tesa

Domanda: il tessuto della mia nuova tenda da sole a bracci estensibili non rimane ben teso come mai?

Risposta: le tende da sole a bracci estensibili sono normalmente progettate per una inclinazione minima di 25/30°.
Con pendenze inferiori, quindi con tende montate quasi in orizzontale, si potrebbe avere una scarsa tensione del telo nella parte centrale dovuta al peso stesso del tessuto.

Garanzia tessuti tende da sole2020-12-16T17:37:52+01:00
Garanzia tessuti tende da sole

Quanto dura la garanzia sui tessuti delle tende da sole della M.F. Tende di Torino?

Domanda: quanto dura la garanzia sul tessuto della mia nuova tenda da sole?

Risposta: i tessuti nei campionari della M.F. Tende di Torino sono coperti da una garanzia di 5 anni (minimo) o più a discrezione delle case produttrici.

Tale garanzia è valida solo se i tessuti risultano compromessi nella perdita del colore e nel deterioramento anomalo delle loro caratteristiche di resistenza meccanica, in seguito alla normale esposizione all’azione del sole, della salsedine, degli agenti atmosferici o all’attacco di muffe e microrganismi.

Rimane escluso il caso in cui la traspirazione del tessuto venga alterata da agenti esterni. La garanzia non copre i danni derivanti da cause di forza maggiore, movimenti meccanici o atti dolosi.

Si consiglia comunque di:

  • Rimuovere periodicamente la polvere dalla tenda asciutta con spazzola o aspirapolvere
  • Usare un tampone di trielina o un comune smacchiatore a secco per le macchie di grasso
  • Non impiegare mai altri prodotti chimici
  • In presenza di forte vento e pioggia intensa chiudere sempre la tenda
  • Arrotolare la tenda bagnata solo se necessario, poi aprirla e farla asciugare
  • Evitare la formazione di sacche d’acqua al centro della tenda, tenendo il tessuto sempre in tensione e con un’adeguata pendenza

I tessuti possono presentare dei fenomeni rilevabili anche dopo l’installazione, questi ultimi non alterano la prestazione della tenda ne il suo valore e non sono considerati difetti:

Pieghe effetto ragnatela

PIEGHE EFFETTO RAGNATELA : in fase di confezionamento o di montaggio delle tende, soprattutto di grandi dimensioni, possono formarsi delle rigature denominate “effetto ragnatela”. Il fenomeno può essere più evidente nei tessuti di colore chiaro tinta unita.

Ondulazioni vicino alle cuciture

Ondulazioni ai bordi del telo

ONDULAZIONI VICINO ALLE CUCITURE O AI BORDI DEL TELO: in corrispondenza delle cuciture dove la tensione è maggiore a causa della sovrapposizione dei tessuti si possono creare delle ondulazioni dette goffrature. Queste ultime possono comparire anche in prossimità degli orli dove la trazione non è sufficiente a tenerli tesi ripiegandoli verso l’interno. Le ondulazioni possono presentarsi anche in presenza di sacche d’acqua che creano tensione al centro del telo lasciando meno tensionati i bordi.

Ondulazioni a nido d'ape

ONDULAZIONE A NIDO D’APE: durante la fase di apertura e chiusura della tenda possono verificarsi alcuni spostamenti del tessuto sul rullo avvolgitore che nel tempo causano delle ondulazioni dette a nido d’ape. Più la tenda è sporgente più il fenomeno tende ad accentuarsi.

Microfori nelle cappottine

MICROFORI: la rigidità del tessuto acrilico trattato con un particolare finissaggio se impiegato per la confezione delle cappottine può causare la formazione di microfori in corrispondenza delle pieghe del tessuto, consigliamo l’ utilizzo del tessuto in poliestere.

Effetto scrittura ed effetto gesso

RIGATURE ED EFFETTO GESSO : la resinatura per i tessuti impermeabili ed i finissaggi utilizzati possono provocare alcune rigature denominate effetto gesso. Queste si possono formare durante il confezionamento e l’assemblaggio del telo.

LOGORIO MANTOVANA: la mantovana può mostrare sfilacciature e segni di usura se sottoposta a sostenute e continue sollecitazioni del vento.

MUFFE : prevedendo una pulizia periodica del tessuto è possibile evitare il formarsi di muffe, causate da microorganismi presenti negli agenti atmosferici, nella resina ed in altre sostanze vegetali. Le muffe inoltre possono facilmente attaccare il tessuto se arrotolato umido o bagnato dopo la pioggia.

Ti potrebbe interessare:
Garanzia delle tende da sole

Come pulire e lavare le tende da sole2020-12-13T11:34:21+01:00

Guida per il lavaggio, la pulizia e la rimozione delle macchie dai tessuti delle tende da sole e tende veranda.

Domanda: le tende da sole sono sporche e macchiate avete qualche accorgimento per la pulizia e il lavaggio?

Risposta: il modo peggiore per pulire e lavare il tessuto di una tenda da sole o tenda veranda è utilizzare una idropulitrice, una 100 gradi, sgrassatori vari, solventi, lavaggi a secco, l’utilizzo di spazzole ruvide ecc.
Qualcuno lo fa pensando di poter togliere anni di smog, polveri, cacche di uccelli, muffe e resine degli alberi che si sono depositati sulla tenda da sole ma potrebbe rimanere ben poco del tessuto e delle cuciture.
Il modo ideale per lavare o pulire il tessuto della tenda da sole o tenda veranda è seguire sempre le indicazioni del produttore del tessuto (Parà Tempotest, Dickson ecc.), se non lo conosci o non hai voglia di cercare puoi fare come nel video sotto senza paura di fare danni, utilizzando solo:

  • Aspirapolvere
  • Sapone neutro
  • Acqua tiepida e fredda
  • Una spazzola morbida e una spugnetta
  • Un po’ di voglia

Diffida delle lavanderie o da chi ti promette di poter lavare la tua tenda da sole con anni di accumulo di sporco o macchie di vernice e ti offre il trattamento di “impermeabilizzazione” (che non esiste) o altri trattamenti miracolosi, corri seriamente il rischio di ritirare la tenda tutta molle, deformata, scolorita e senza più le caratteristiche iniziali del tessuto.
Valuta anche se la tenda è molto sporca, vecchia e scucita una sostituzione del tessuto con un colore che ti piace di più o vista la proroga per tutto il 2020 degli incentivi statali del 50% per l’acquisto di schermature solari la completa sostituzione magari con un modello più bello, efficiente, sicuro e motorizzato.

Come si misura, come si cambia e quanto costa un telo di ricambio per la tenda da sole?

A queste pagine troverai tutte le informazioni:

Vai a Come confezioniamo i teli per le tende da sole

Vai a Cucitura del tessuto della tenda da sole

Vai a Come prendere le misure per la sostituzione del telo della tenda da sole

Vai a Come cambiare il telo della tenda da sole

Sotto le nostre proposte per i teli e le mantovane di ricambio:

Vai a Telo di ricambio per tenda da sole

Vai a Telo di ricambio per tenda veranda

Vai a Mantovana di ricambio per tenda da sole

Se vuoi sostituire il tessuto della tenda da sole o tenda veranda contattaci o vieni a trovarci in Strada al Traforo di Pino 2/E a Torino di fronte alla tranvia a dentiera per Superga.

Sotto ti metto un po’ di informazioni utili per pulire, lavare e smacchiare la tenda da sole

Come pulire e lavare la tenda da sole senza rovinarla

  • Spazzolare la superficie del tessuto con una spazzola morbida
  • Rimuovere la polvere e la sporcizia con un aspirapolvere
  • Utilizzare una semplice soluzione di acqua tiepida e sapone neutro (acqua a non più di 40°C e circa 20 ml di sapone per litro)
  • Lasciare agire per qualche minuto e spazzolare delicatamente
  • Risciacquare accuratamente per rimuovere totalmente il sapone, evitare la formazione di sacche d’acqua soprattutto al centro della tenda e tenere sempre in tensione il tessuto con un adeguata pendenza
  • Lasciare asciugare il tessuto all’aria aperta prima di riavvolgerlo, se viene avvolto bagnato o umido, il telo è infatti più facilmente attaccabile dalle muffe e può ampliare il fenomeno delle ondulazioni vicino alle cuciture
  • Se necessario riavvolgere la tenda con il telo ancora bagnato, ad esempio in caso di pioggia o temporale, non appena possibile svolgere nuovamente il telo per farlo asciugare

Cosa non fare e non usare quando si pulisce e lava la tenda da sole

  • Idropulitrice ad alta pressione
  • Vaporella e 100 gradi
  • Strofinio intenso
  • Spazzolamento energico
  • Spugne che abradono le superfici
  • Spazzole ruvide
  • Lavare in lavatrice
  • Stirare con il vapore
  • Asciugare con apparecchi elettrici

Prodotti da non usare per pulire e lavare le tende da sole

  • Sgrassatori
  • Paste abrasive, polveri e qualsiasi cosa eserciti un’azione meccanica sulla superficie del telo
  • Detergenti home-made
  • Solventi (acetone, DMF, furani, MEK, eteri, esteri, nafte, benzine, kerosene, toluene, surfattanti cationici, tricloroetilene, percloroetilene, idrocarburi)
  • Acidi e Basi forti come acido nitrico, solforico, acetico, ammoniaca, soda caustica, ecc…
  • Ossidanti forti come ipoclorito di sodio, perossido di idrogeno, biossido di cloro (candeggina, sbiancanti, disincrostanti in genere)

Come pulire le macchie difficili dalle tende da sole

Questa tabella offre una panoramica sui possibili metodi di rimozione delle macchie che spesso si presentano solo localmente sulle tende da sole.
Per ottenere i migliori risultati di pulizia le macchie devono essere pulite appena si verificano.
Questi metodi è necessario utilizzarli con prudenza e solo sulla zona interessata dalla macchia, fai sempre riferimento alle indicazioni del produttore del tessuto perché potresti usare una soluzione incompatibile con il tuo prodotto e rovinare irrimediabilmente il tessuto della tenda.
Dopo la pulizia con le soluzioni per smacchiare è necessario lavare il tessuto accuratamente con acqua e fare asciugare all’aria.

Macchia Con cosa pulire
Asfalto Trattare con attenzione con un panno imbevuto di 1,1,1-tricloroetano
Olio Trattare con attenzione con un panno imbevuto di 1,1,1-tricloroetano. Per macchie lievi può essere sufficiente utilizzare benzina solvente
Grasso Trattare con attenzione con un panno imbevuto di 1,1,1-tricloroetano. Per macchie lievi può essere sufficiente utilizzare benzina solvente
Catrame Rimuovere con trementina (infiammabile!) e poi trattare con attenzione con un panno imbevuto di 1,1,1-tricloroetano. Per macchie lievi può essere sufficiente utilizzare benzina solvente
Inchiostro Rimuovere con etanolo (alcol denaturato), in caso trattare anche con 1,1,1-tricloroetano
Adesivo Rimuovere con soluzione di estere di aceto e xilolo (1:1)
Colori a olio Rimuovere con trementina
Bacche Trattare con attenzione con un panno imbevuto di 1,1,1-tricloroetano
Escrementi di uccelli
Ketchup o senape
Caffè o Tè
Coca Cola
Succo d’uva
Latte
1/4 di tazza di detersivo per piatti in 4lt d’acqua.
Birra
Colorante alimentare
Urina
Vomito
1/4 di tazza di detersivo per piatti e 1/3 tazza di aceto bianco in 4lt d’acqua
Burro e olio
Grasso
Vernice fresca/secca
Condimento per insalata
Lucido da scarpe (liquido)
Crema solare
Succo di pomodoro
Resina degli alberi
Applicare amido di mais come assorbente, rimuovere l’eccesso, ripulire il residuo con detersivo per piatti e acqua.
Sangue secco 1/4 di tazza di detersivo per piatti e 1/2 tazza di ammoniaca in 4lt d’acqua.
Carbone, segni di matita 1/4 di tazza di detersivo per piatti in 4lt d’acqua.
Gomma da masticare Rimuovere con trementina
Cioccolato 1/4 di tazza di detersivo per piatti e 1/2 tazza di perossido di idrogeno in 4lt d’acqua.
Pastello Trattare con alcool isopropilico. Poi pulire con 1/4 tazza di detersivo per piatti in 4lt d’acqua.
Inchiostro
Smalto per unghie
Trattare con solvente volatile (acetone 100%). Poi pulire con acqua e sapone e risciacquare accuratamente.
Muffa 1/4 di tazza di detersivo per piatti e 1 tazza di candeggina in 4lt d’acqua.
Lucido da scarpe (cera) Applicare ferro da stiro caldo protetto da asciugamano. Applicare amido di mais come assorbente e rimuovere l’eccesso. Ripulire il residuo con sapone e acqua.
Cera (di candela) Applicare ferro da stiro caldo protetto da asciugamano. Trattare con alcool isopropilico. Quindi pulire con 1/4 tazza di detersivo per piatti in 4lt d’acqua.
Vino 1/4 di tazza di liquido per piatti, 1/3 di tazza di aceto bianco e 1/2 di tazza di alcol isopropilico o perossido di idrogeno in 4lt d’acqua.

Video che ti fa vedere come lavare il tessuto della tenda da sole

Clicca qui se non riesci a visualizzarlo

Video che ti fa vedere come fare la manutenzione al tessuto Parà Tempotest

Clicca qui se non riesci a visualizzarlo

Come lavare le tende alla veneziana2020-12-16T17:53:05+01:00
Come lavare le tende alla veneziana

Guida alla pulizia delle tende veneziane.

Domanda: come si puliscono le tende alla veneziana?
Risposta: le tende alla veneziana interne da 15/25/35/50 mm. si riescono a pulire con un piumino, spazzola e l’aspirapolvere.
Volendole lavare, si possono immergere in una vasca da bagno completamente impacchettate e lasciate in ammollo con acqua tiepida e detersivo liquido neutro, quindi con una spugna e dell’acqua corrente provvedere al risciacquo.

Detrazione fiscale 65% per schermature solari2020-06-09T22:54:11+02:00

La legge di stabilità, entrata in vigore il 1° gennaio 2015, ha indicato alcune novità rispetto alle spese legate al settore dell’edilizia e del risparmio energetico che ora possono essere rese detraibili. Novità che riguardano finalmente anche il mondo della protezione solare.

La legge infatti proroga la detrazione Irpef (per le persone fisiche) e Ires (per le società) del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre2015. L’ambito applicativo del bonus viene esteso, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015, all’acquisto di schermature solari con posa in opera. Tale agevolazione ha un limite di 60.000 euro (fino ad una spesa totale quindi di 92.307 euro) detraibile in 10 anni.

Le spese sono detraibili se riferite all’acquisto compreso di posa in opera di schermature solari dinamiche (come da norme EN 13561 e EN 13665) applicate a pareti che siano almeno parzialmente vetrate.
Come per tutte le detrazioni di imposta, l’agevolazione è ammessa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA:

Fattura o ricevuta fiscale intestata con descrizione del prodotto completo di posa in opera. Nella descrizione deve essere inserita la dicitura: “schermatura solare dinamica ai sensi del D.L. 311/2006 allegato M”.

Pagamento a mezzo bonifico bancario o postale parlante in cui vanno indicate la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione (partita IVA per società) e la partita IVA della ditta che ha effettuato i lavori.

Documentazione da trasmettere all’ENEA: esclusivamente attraverso l’apposito sito web relativo all’anno in cui sono terminati i lavori (per il 2015: http://finanziaria2015.enea.it), entro i 90 giorni successivi all’applicazione.
Nel campo dell’Allegato F relativo al risparmio energetico stimato (13) è possibile inserire il valore “0”.

La legge di stabilità non prevede nessun tipo di certificazione energetica relativa alla schermatura solare: il decreto non pone limiti prestazionali e non ci sono soglie di prestazione del “fattore solare”.
La detrazione fiscale è applicabile solo per impianti di schermature con marchio CE. La marchiatura CE è riportata direttamente sul sistema di schermatura dal produttore dello stesso.

Manutenzione del tessuto della tenda da sole2020-12-16T18:00:57+01:00
Manutenzione del tessuto della tenda da sole

Guida alla manutenzione del tessuto della tenda da sole.

Domanda :il tessuto della mia nuova tenda da sole ha bisogno di manutenzione?
Risposta :i tessuti tinti in massa delle varie linee offrono un’eccezionale combinazione di resistenza e funzionalità. I tessuti per tende da sole sono progettati e sviluppati con l’idea e l’intenzione di essere forti, duraturi e resistenti, ma non solo. I finissaggi che li rendono idrorepellenti migliorano le già elevate prestazioni e grazie alle tecnologie nanometriche con cui vengono trattati risultano anti-macchia, di facile pulizia e richiedono una manutenzione minima (seppur costante).

A causa dell’inquinamento atmosferico, particelle di smog o di altra natura possono depositarsi sul tessuto della tenda da sole, lo sporco di questa natura può essere rimosso semplicemente spazzolando la superficie del tessuto con una spazzola morbida e successivamente utilizzando una semplice soluzione di acqua e sapone (60 ml in 4 litri di acqua a non più di 40°C). Dopo aver spazzolato, risciacquare accuratamente per rimuovere totalmente il sapone. Evitare la formazione di sacche d’acqua e lasciare asciugare il tessuto steso all’aria aperta prima di riavvolgerlo.

Qualora si depositassero sostanze come resina degli alberi o altro sulle quali può crescere la muffa, è consigliabile trattare il tessuto strofinando delicatamente la zona interessata con una soluzione di candeggina diluita in acqua.

Non stirare i tessuti delle tende da sole con il vapore e non asciugare con apparecchi elettrici.
Durante la stagione invernale è consigliabile mantenere la tenda sole asciutta e ventilata.
Nei tessuti resinati, un cattivo mantenimento potrebbe compromettere l’impermeabilizzazione.

Guida all’ invio enea per detrazione fiscale del 65% schermature solari parte 12020-06-09T22:54:12+02:00
Guida all' invio enea per detrazione fiscale del 65% schermature solari parte 1

Come inviare la pratica Enea 2017 per la detrazione fiscale del 65% di tende da sole, tende veranda estate inverno, tende veranda invernali e zanzariere plissettate PARTE 1

Guida all’invio della dichiarazione Enea per la detrazione fiscale del 65% delle schermature solari (parte 1)

Tempo medio stimato per la compilazione e l’invio della pratica 30-45 minuti.

✔ Registrati sul sito http://finanziaria2017.enea.it  per la compilazione e l’invio della dichiarazione di detrazione fiscale con un indirizzo email valido per poter accedere.

Registrazione sito Enea 2

✔ Fai il login con l’indirizzo email e la password che hai scelto, clicca su “nuova dichiarazione” e compila tutti i dati anagrafici richiesti, inserisci anche un numero di telefono valido per eventuali contatti.

Inserimento dati anagrafici per la pratica Enea

✔ Salva e prosegui.

Vai alla parte 2

Andrea Ferrero

 Vademecum ENEA schermature solari [55 Kb]

Guida all’ invio enea per detrazione fiscale del 65% schermature solari parte 22020-06-09T22:54:13+02:00

Come inviare la pratica Enea 2017 per la detrazione fiscale del 65% di tende da sole, tende veranda estate inverno, tende veranda invernali e zanzariere plissettate PARTE 2

Guida all’invio della dichiarazione Enea per la detrazione fiscale del 65% delle schermature solari (parte 2)

Ritorna alla parte 1

✔ Inserisci l’immobile oggetto dell’intervento inserendo tutti idati obbligatori (contrassegnati con *).

Immobile oggetto dell'intervento

✔ Inserisci l’ubicazione dell’immobile o i dati catastali.

Ubicazione dell'immobile

✔ Inserisci il titolo di possesso.

Titolo di possesso

✔ Inserisci il numero di unità immobiliari oggetto dell’intervento.

Numero unità immobiliari oggetto dell'intervento

✔ Inserisci la superficie utile (calpestabile) [mq.].

Superficie utile calpestabile in mq

✔ Compila tutte le altre selezioni.

Dati Casa per pratica Enea

✔ Salva e prosegui.

Vai alla parte 3

Andrea Ferrero

Guida all’ invio enea per detrazione fiscale del 65% schermature solari parte 32020-06-09T22:54:13+02:00
Guida all' invio enea per detrazione fiscale del 65% schermature solari parte 3

Come inviare la pratica Enea 2017 per la detrazione fiscale del 65% di tende da sole, tende veranda estate inverno, tende veranda invernali e zanzariere plissettate PARTE 3

Guida all’invio della dichiarazione Enea per la detrazione fiscale del 65% delle schermature solari (parte 3)

Ritorna alla parte 2

✔ Seleziona l’intervento dalla barra a sinistra.

✔ Seleziona il Comma 345c (installazione di schermature solari).

Comma 345c (Installazione di schermature solari)

✔ Prosegui.

Vai alla parte 4

Andrea Ferrero

Guida all’ invio enea per detrazione fiscale del 65% schermature solari parte 42020-06-09T22:54:13+02:00

Come inviare la pratica Enea 2017 per la detrazione fiscale del 65% di tende da sole, tende veranda estate inverno, tende veranda invernali e zanzariere plissettate PARTE 4

Guida all’invio della dichiarazione Enea e compilazione dell’ALLEGATO F per la detrazione fiscale del 65% delle schermature solari (parte 4)

Ritorna alla parte 3

✔ Compila tutto l’ALLEGATO F scheda informativa per interventi di installazione di schermature solari, i punti 1. 2. 3. 4. 5. e 6. saranno già compilati in automatico dal sistema con la scheda anagrafica e i dati dell’immobile oggetto dell’intervento che hai inserito prima.

✔ Al punto 7. inserisci le informazioni specifiche sull’immobile

✔ Al punto 8. alla richiesta anche per conto di altri seleziona SI solo se richiedi la detrazione anche per altri (fattura cointestata), ad esempio 2 coniugi che vogliono detrarre la spesa in parti uguali.

✔ Al punto 10. 11. e 11.a inserisci i dati identificativi dell’impianto termico della casa.

✔ Al punto 12. schermature solari aggiungi un nuovo gruppo di coperture solari per ogni tenda o zanzariera acquistata e compila tutte le selezioni.

✔ In tipologia schermatura seleziona se esterna, interna o integrata (nel caso di una tenda da sole per esterni selezionerai esterna)

✔ In superficie schermatura [mq] inserisci i mq. della tenda (li potrai ricavare dalla fattura), ad esempio se la tua tenda e larga cm. 450 e alta cm. 300 (4,5 X 3 = 13,5) inserirai 13,5 mq.

✔ In superficie finestrata protetta [mq] inserisci i mq. della finestra porta o vetrata che la tenda va a proteggere, ad esempio se la tua porta/finestra e larga cm. 150 e alta cm. 240 (1,5 X 2,4 = 3,6) inserirai 3,6 mq.

✔ In esposizione inserisci l’esposizione della tenda rispetto ai punti cardinali.

✔ In classe schermatura solare gtot inserisci la classe da 0 a 4 questo dato con la dichiarazione di prestazione (DOP) te lo dovrà fornire il produttore della tenda, ad esempio se hai una tenda da sole con tessuto estivo Parà Tempotest 1222 con gtot 0,14 selezionerai la classe 3, per una tenda veranda con tessuto invernale Vinitex con gtot 0,33 selezionerai la classe 2 e per una zanzariera plissettata con gtot 0,65 la classe 0.

✔ In materiale schermatura seleziona tessuto se la tua tenda da sole è in tessuto, PVC se ha il telo in PVC, tessuto se hai una zanzariera con la rete in poliestere, metallo per una copertura bioclimatica, se e fatta con un materiale che non è incluso tra quelli selezionabili puoi selezionare “altro”.

✔ Nel campo meccanismo di regolazione seleziona come funziona la tua tenda, ad esempio se la tenda da sole è motorizzata selezionerai automatico se il funzionamento è ad argano o a corda selezionerai servoassistito; per la zanzariera selezionerai manuale.

✔ Al punto 13. risparmio energetico stimato [kWh] inserisci 0 (zero) se non hai nessun impianto di raffrescamento (climatizzatore) come indicato nelle FAQ ENEA (la 47) per le schermature solari, se hai un impianto di raffrescamento ti consiglio di rivolgerti a un professionista per far fare tutti i calcoli.

✔ Al punto 14. costo dell’intervento di qualificazione energetica al netto delle spese professionali [Euro] inserisci l’importo che hai speso per l’installazione delle tende, ad esempio se hai speso €1000 (inclusa IVA per i privati) inserirai 1000.

✔ Al punto 15. costo delle spese professionali [Euro] se non ci sono state inserisci 0 (zero).

✔ Al punto 16. detrazione fiscale [Euro] dovrai inserire l’importo della detrazione fiscale richiesta, ad esempio se hai speso €1000 (inclusa IVA per i privati) comprese le spese professionali (se ci sono state) inserirai 650 (65% di 1000 = 650).

risparmio energetico stimato dettrazione 65%

✔ Al punto 17. *18. e 19. inserisci le date e firme.

Date e firma Pratiche Enea

✔ Salva le modifiche, verifica invia e stampa la dichiarazione …. ricordati anche di stampare il codice CPID di conferma che riceverai all’indirizzo email con cui ti sei registrato, che attesta l’invio e il ricevimento dei dati, ti permetterà anche dopo la chiusura della pratica di accedere alla dichiarazione ed eventualmente riaprirla, correggerla e rinviarla.

Conferma Enea con CPID

✔ Documentazione da conservare: fatture, ricevute dei bonifici, la ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA (codice CPID), le schede tecniche delle tende, pratica che hai inviato all’ENEA firmata.

Andrea Ferrero

Come pulire la zanzariera plissettata2020-12-08T12:31:29+01:00

Guida alla pulizia della zanzariera plissettata.

Leggendo questo titolo hai sicuramente immaginato: “Quante volte mi hanno fatto questo tipo di domanda!”.
Anche a noi hanno fatto sempre la stessa richiesta anche perché sai bene quanto è importante la corretta pulizia per poter avere una funzionalità perfetta nel tempo.

Vuoi scoprire il perché una zanzariera si pulisce meglio e più facilmente? Leggi qui sotto!

Le zanzariere sono un’ottima barriera che impedisce a mosche e zanzare di invadere la nostra casa. Avere delle zanzariere pulite garantisce un buon circolo d’aria e soprattutto un funzionamento ottimale.

“Verissimo!!! Ma la zanzariera plissettata raccoglie più sporco/come si pulisce?”

Niente di più facile! Ora, quali sono i più grandi alleati di ogni casalinga? Ebbene si, la vaporella e l’aspirapolvere!

Il vantaggio della nostra zanzariera plissettata in poliestere è che può essere lavata come qualsiasi vestito o tessuto: le nostre certificazione ottenute dopo i test della Camera di Commercio garantiscono tutto questo: anche le nostre fantastiche reti colorate e metallizzate hanno superato i test alla grande!

Per cui immagina quanto è facile pulire una zanzariera plissettata in pochi semplici passi:

  • Raggruppala quasi completamente, lasciando un po’ di spazio tra una piega e l’altra
  • Prendi la vaporella o l’aspirapolvere
  • Passala dall’alto in basso e viceversa

Risultato finale? La tua zanzariera plissettata è pulita, limpida e splendente! Come appena montata e installata; evitando le brutte sorprese che ben conosci e che trovi sempre dentro il rullo della zanzariera a molla quali polvere, nidi d’insetti (se non peggio…) e tanto altro che una zanzariera plissettata (fortunatamente!!!) ti evita di trovare, seguendo le semplici istruzioni sopra riportate!

Con questo articolo abbiamo visto quanto è facile pulire una zanzariera plissettata: per cui ora hai le giuste istruzioni da passare ai tuoi clienti per zanzariere pulite in solo 3 minuti!

Come fare un bonifico per il pagamento di lavori per il risparmio energetico2022-03-20T22:25:19+01:00

Come fare il bonifico per la detrazione fiscale del 50% di tende da sole, tende veranda e zanzariere senza correre il rischio di commettere errori.

Bonifico per detrazioni fiscali

Le detrazioni fiscali per il risparmio energetico del 50% prevedono il pagamento delle fatture per la fornitura e posa di schermature solari (tende da sole, tende veranda e zanzariere) esclusivamente mediante un particolare modello di bonifico bancario o postale specifico per le detrazioni fiscali, il cosiddetto bonifico parlante.

  • Nel caso delle tende dovrai selezionare risparmio energetico legge 296/2006 e successive
  • Inserire partita iva del beneficiario del bonifico (partita iva dell’azienda che esegue il lavoro)
  • Inserire codice fiscale dell’ordinante/titolare della detrazione (il tuo codice fiscale o del titolare della detrazione)

Sono quindi esclusi bonifici ordinari o altre modalità di pagamento (quali assegni, contanti, carte di credito, ecc.).

Negli ultimi tempi quasi tutte le banche si sono attivate per mettere a disposizione questo modello di bonifico anche per i pagamenti disposti tramite home banking.
Tuttavia ti consiglio di verificare sempre che il modello sia effettivamente presente online. Qualora non si trovi online, sarà necessario recarsi fisicamente presso lo sportello bancario.

Cosa riportare nella causale del bonifico per detrazioni fiscali

Se nel modello del bonifico non sono presenti i riferimenti normativi (ad esempio sotto alla casella da barrare sul tipo di detrazione di cui si intende beneficiare) è consigliabile inserirli nella causale.

Per la detrazione sul risparmio energetico al 50% :
Pagamento fattura n. ___ del_____

Una volta effettuato il bonifico si dovrà conservarne la ricevuta insieme a tutti gli altri documenti richiesti dalle detrazioni fiscali (fattura, certificazione delle tende e pratica ENEA), così da poterla esibire in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate. Copia della ricevuta del bonifico servirà anche al commercialista/caf/sindacato, che avrà prova dell’importo versato e potrà quindi inserire la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi.

Conto intestato a più persone

Nel caso in cui il conto sia intestato a più persone, nel bonifico va specificato solo il codice fiscale di colui che beneficerà della detrazione fiscale.
Qualora intendano beneficiarne più intestatari, nel bonifico compariranno tutti i codici fiscali degli interessati e la detrazione andrà poi ripartita fra essi.

Ordinante del bonifico diverso dal beneficiario

La circolare dell’Agenzia delle Entrate N.17/E del 2015 ha chiarito che, nell’ipotesi in cui l’ordinante sia un soggetto diverso dal soggetto indicato nel bonifico come beneficiario della detrazione, la detrazione debba essere fruita da quest’ultimo, ovviamente nel rispetto degli altri presupposti.

Il chiarimento mi ha ricordato casi già visti di persone anziane che non posseggono un conto corrente, che avrebbero difficoltà a recarsi in banca per ordinare un bonifico e che si appoggiano a familiari o conoscenti per effettuare il pagamento.
Ora sappiamo con certezza che tale modus operandi è accettato.

Come rimediare a un pagamento errato

Questa non è una bella situazione! ma per coloro che hanno effettuato pagamenti in modalità differenti dal bonifico parlante (ad esempio con assegno, bonifico ordinario, contanti, ecc.) è comunque possibile non perdere la detrazione fiscale. In questi casi bisognerà annullare il pagamento facendosi restituire la somma versata e ripetere il pagamento nella modalità corretta.

Se ti accorgi dopo un bel pò di tempo di aver fatto un bonifico ordinario, potrai farti fare dalla ditta che ha eseguito i lavori una DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’ (Art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445) dove dichiara che la fattura/fatture: sono state regolarmente saldate con bonifico bancario e sono state incluse nella contabilità di impresa.

Ritenuta fiscale sui bonifici per le detrazioni fiscali

A differenza dei comuni bonifici, al bonifico per le detrazioni fiscali viene applicata automaticamente dalla banca o dalla posta una ritenuta a titolo di acconto dell’imposta dovuta dall’impresa che effettua i lavori o dal professionista che li segue.
Fino al 31 dicembre 2014 questa ritenuta era pari al 4%, dal 1° gennaio 2015 è salita all’8%.

Quanti bonifici si possono fare?

Le detrazioni fiscali non prevedono un numero limite di bonifici. Ogni volta che si concorderà un pagamento con la ditta esecutrice dei lavori, questa emetterà fattura e si provvederà al pagamento mediante apposito bonifico.

Se si concorda con la ditta di versare prima un acconto o più acconti e successivamente un saldo, si dovranno fare più bonifici. Sul primo bonifico si può scrivere ad esempio acconto per lavori di risparmio energetico.
Sul bonifico finale di saldo è invece raccomandabile fare riferimento al numero di fattura (in modo che in occasione di eventuali controlli appaia ben chiaro cosa è stato pagato) traendone il totale e deducendo l’acconto iniziale.

Infine nel caso in cui il pagamento venga effettuato usufruendo di un finanziamento da una finanziaria, la società finanziatrice dovrà utilizzare per i pagamenti un bonifico parlante da cui risultino i dati del beneficiario e fornire al cliente la ricevuta del pagamento effettuato.

I Nostri Clienti rimangono sempre soddisfatti del lavoro svolto

Alcune testimonianze e opinioni dai nostri clienti

Gianluca Rossi

Dec 6, 2020

“Velocità nel chiudere l’ordine,cortesia e grande disponibilità. Ottima azienda la consiglio vivamente.”

Gennaro Chiaro

Nov 30, 2020

“Ditta davvero seria e molto professionale, arrivata a casa mia nella persona di Gianluca molto preciso nelle spiegazioni e abile nel capire di cosa ha bisogno il cliente.
Consiglio di acquistare da loro a chiunque voglia avere un prodotto di qualità ad un giusto prezzo.”

Elena Romani

Nov 13, 2020

“Puntuali, precisi, efficienti! Servizio impeccabile dal primo contatto per la richiesta preventivo fino alla posa. Super consigliati!”

Powered by ReviewsOnMyWebsite

Richiedici un preventivo gratuitamente!

Chiedici una soluzione a un problema e saremo felici di aiutarti, siamo qui per aiutarti! Un membro del nostro staff ti risponderà al più presto!

Torna in cima