Ti sei mai chiesto come mai sulla tua tenda veranda in tessuto PVC o CRISTAL si forma la condensa?

Oggi ti parlerò di tutto, da come si forma a come si previene.

Cos’è la condensa?

La condensa è una conseguenza del più generale fenomeno dell’umidità.
Si manifesta con la presenza di un velo acquoso sulla superficie interna delle vetrate, quando l’aria calda e umida viene a contatto con una superficie fredda.

L’aria è costituita da molti elementi e da una certa quantità di vapore acqueo che si forma a causa dell’evaporazione dell’acqua presente nell’ambiente. L’aria assorbe vapore acqueo fino al punto di diventare satura; in tali condizioni aumenta anche il suo volume e peso specifico. Più è alta la temperatura più questo fenomeno si accentua.
Per dare un’idea: 1 m³ di aria satura, a livello del mare, contiene 4 g di acqua a 0°C, 18 g a 20°C, 55 g a 40°C e quasi 95 g a 50°C. Raffreddandosi, l’aria ritorna al volume originale e quindi viene espulso il vapore che, qualora il raffreddamento sia molto rapido, come può esserlo l’impatto contro una superficie più fredda, si condensa trasformandosi in gocce d’acqua.

Il fenomeno condensa

L’aria che ci circonda è costituita da un miscuglio di elementi e da vapore acqueo che si forma a causa dell’evaporazione dell’ acqua presente in natura; più le temperature esterne sono elevate, più l’aria assorbe vapore acqueo, sino al punto di diventare satura (“umidità relativa” alta).
In queste condizioni, quando il raffreddamento dell’aria è molto rapido, come può esserlo l’impatto con superfici più fredde, l’aria si trasforma in gocce d’acqua.
Questa “trasformazione” è definita “punto di rugiada”.
Il fenomeno condensa è più evidente sui materiali non porosi (vetro/tessuti in PVC e CRISTAL); basta pensare a quando si cucina o si fa la doccia per capire come la quantità di vapore, sotto forma di condensa, é immediatamente visibile sui vetri delle finestre che sono sempre le superfici più fredde di tutto l’ambiente.
Inizialmente la comparsa di condensa è solo un segnale che ci indica la necessità di prendere provvedimenti per ridurre il fenomeno; diventa pericolosa quando si presenta in forti quantità perché, se non raccolta ed evacuata, scende lungo le vetrate e/o le tende veranda e verticali di chiusura, per ristagnare sul pavimento.
Ben più fastidioso può essere l’effetto creato sul soffitto (nel caso di copertura in PVC) che, nei casi estremi, si trasforma in gocce d’acqua che ricadono sull’ambiente sottostante.
Ulteriori e più gravi danni, saranno la comparsa di muffe sulle superfici e la percezione di sgradevoli odori.
In giorni di pioggia, nebbia o neve, l’umidità dell’aria esterna è elevata e normalmente è superiore all’umidità interna; in queste condizioni, più elevata sarà la temperatura interna, più facilmente si creerà vapore acqueo.
Alle condizioni climatiche possono sommarsi le condizioni dell’ambiente; la presenza di piante e la presenza umana comportano sicuramente un aumento di umidità (la respirazione e la traspirazione di una persona, possono apportare un aumento di umidità, valutabile in 120/150 gr d’acqua/ora).
Abbiamo detto che la condensa che si posa sui vetri e/o sulle tende veranda e verticali di chiusura in PVC o CRISTAL, sono un segnale d’allarme: è arrivato il momento di arieggiare.
Un arieggiamento corretto consiste nell’aprire completamente le vetrate/tende verticali, 3-4 volte al giorno per 5 minuti almeno cercando di creare correnti d’aria.
Si è riscontrato che 5 minuti di apertura con creazione di corrente d’aria, abbassano il livello di umidità relativa dal 75% al 52%.
Ricordiamo che la corretta ventilazione è il metodo migliore per prevenire l’acqua di condensa.

Come evitare la condensa

Se la struttura rimane chiusa a lungo, aerarne giornalmente l’interno, soprattutto dopo la permanenza di molte persone.
Quando si apre una struttura precedentemente chiusa, se fuori è caldo e l’interno più fresco, arieggiare per molto tempo sino ad equilibrare le temperature: altrimenti possono generarsi ponti termici con formazione di condensa.
Se invece esiste un punto di apertura verso l’esterno, per esempio il dehors di un locale pubblico in inverno, questo può comportarsi da punto freddo e nelle vicinanze condensare l’aria calda e ricca di umidità dell’interno: controllare la formazione di condensa.
Evitare di chiudere la parte superiore di pergotende o arrotolare teli laterali che presentano sulla superficie gocce d’acqua, lasciare prima asciugarle accuratamente.
Se il telo è impiegato come chiusura di un balcone o di una veranda, evitare di stendere il bucato, eventualmente arieggiare accuratamente dopo l’operazione.
Se la struttura esterna poggia su di un piano sopraelevato, controllare eventuali ristagni di acqua al di sotto del piano stesso.
Evitare di posizionare, tra le estremità fredde di una struttura e il centro della stessa, barriere o mobili che possano isolarli termicamente, raffreddandoli ancora di più.
Nei casi per i quali risulta impossibile seguire le indicazioni precedenti, prevedere l’uso di deumidificatori o ventole.